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PSC cantiere: i 9 contenuti chiave del Piano di Sicurezza e Coordinamento (cos’è e chi lo redige)

In questo articolo parleremo del PSC cantiere. Si tratta di un acronimo che indica il Piano di Sicurezza e Coordinamento di un cantiere.

Il PSC cantiere (o anche PSCC) è un documento, parte integrante del contratto d’appalto,  richiesto in molti paesi nell’ambito dei progetti di costruzione. Il suo scopo è garantire la sicurezza dei lavoratori ma anche delle altre persone presenti sul cantiere. Il PSCC indica tutte le misure di sicurezza e le procedure da seguire durante la fase di costruzione.

Cos’è il PSC di cantiere: elementi chiave in breve

In linea di massima, gli elementi chiave definiti dal PSC cantiere sono:

  1. Le fasi di lavoro svolte in cantiere;
  2. I potenziali rischi presenti sul luogo di lavoro;
  3. Le misure da adottare per prevenire, evitare e ridurre questi rischi.

Chi redige il PSC: la creazione di un documento PSC

Il PSC è specifico per ogni cantiere ed è costituito da una relazione tecnica e da alcune tavole esplicative.

Una volta che il committente fornisce l’incarico, il PSC dev’essere redatto dal Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione (CSP), per poi essere valutato dal Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (CSE), che verificherà anche la corretta attuazione delle procedure di lavoro.

Il PSCC va consegnato entro 10 giorni dall’inizio dei lavori all’RSPP e alle figure generalmente legate all’ambito della sicurezza sul lavoro dell’azienda. Per quanto concerne l’RSPP, SEF mette a disposizione i propri corsi RSPP a partire da quelli legati a rischi bassi.

PSC quando serve?

Redigere un Piano Sicurezza e Coordinamento è un obbligo quando nel cantiere sono presenti più imprese. 

Ci sono, però, anche delle circostanze in cui il PSCC non è necessario:

  1. Quando al progetto lavora una sola azienda;
  2. Quando sono in atto lavori per prevenire incidenti imminenti o situazioni d’emergenza.

PSC cantiere: i contenuti

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Adesso vediamo quali sono i principali contenuti di un PSC cantiere:

  1. Informazioni e dettagli sul progetto di costruzione. Questi dati includono la località, la durata dei lavori e la loro portata.
  2. Valutazione del rischio, con identificazione dei potenziali pericoli e rischi associati allo specifico lavoro da svolgere.
  3. Misure di sicurezza, cioè le precauzioni da adottare per ridurre al minimo i rischi identificati. Le misure di sicurezza possono prevedere anche l’uso di DPI (dispositivi di protezione individuale, consultare il nostro articolo sui DPI per avere maggiori informazioni).
  4. Procedure d’emergenza per gestire le situazioni critiche. Includono le procedure di primo soccorso, i piani d’evacuazione e i metodi di comunicazione.
  5. Piani per coordinare le attività di diversi appaltatori e subappaltatori, per far sì che le attività di lavoro siano fluide e – soprattutto – sicure.
  6. Specifica dei requisiti di formazione per i lavoratori e il personale coinvolti nel progetto.
  7. Definizione dei requisiti di formazione per i lavoratori e il personale coinvolti nel progetto.
  8. Definizione dei ruoli e delle responsabilità delle persone coinvolte nel progetto, tra cui il direttore dei lavori, i subappaltatori e gli addetti alla sicurezza.
  9. Conformità legale, cioè la garanzia che le attività di costruzione rispettano le normative di sicurezza locali e nazionali.

Il ruolo del CSE

Poco sopra abbiamo menzionato la figura del CSE, ovvero del Coordinatore della sicurezza per l’esecuzione dei lavori, ora vediamo nel dettaglio in cosa consiste il suo ruolo.

Il CSE controlla la corretta esecuzione delle disposizioni riportate nel PSC. Il suo compito preliminare, dopo aver ricevuto la documentazione, è quello di svolgere un sopralluogo, per constatare che non ci siano state variazioni dalla stesura del PSC.

Se il sopralluogo ha esito positivo, allora il CSE prosegue con un check dell’idoneità tecnico-professionale dei soggetti coinvolti nel lavoro. Successivamente, il suo compito è quello di confutare l’idoneità del POS e la sua congruità con il PSC. Poco più avanti vedremo nel dettaglio in cosa consiste il POS.

Terminata anche questa fase di verifica, il CSE convoca una riunione a cui partecipano:

  1. L’impresa affidataria e l’impresa esecutrice;
  2. Il direttore dei lavori
  3. I lavoratori autonomi già individuati.

PSC cantiere: le sanzioni

Esistono delle sanzioni per una mancata redazione di un PSC o per la redazione di un PSC errato. La legge prevede un ampio insieme di sanzioni sia penali che amministrative. Esse variano a seconda della figura professionale coinvolta:

  1. Committente o responsabile dei lavori: multa da 2’500 a 10’000 euro o arresto dai 3 ai 6 mesi per mancata nomina dei coordinatori; multa da 1’200 a 3’600 euro per non aver inviato il PSC alle persone preposte.
  2. Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione (CSP): multa da 3’000 a 12’000 euro o arresto da 3 a 6 mesi per omessa redazione del PSC.
  3. Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (CSE): multa da 3’000 a 12’000 euro o arresto da 3 a 6 mesi per mancata verifica dell’applicazione delle disposizioni contenute nel PSC.

POS e PSC cosa sono: le differenze

Non bisogna confondere POS e PSC: il primo è un acronimo che corrisponde al Piano Operativo di Sicurezza. Entrambi contengono informazioni per evitare i rischi sul luogo di lavoro e i nominativi delle figure responsabili, ma tra i due documenti ci sono delle differenze rilevanti.

Il POS è un documento redatto e firmato dal datore di lavoro. Il PSC, invece, è redatto da un CSP e verificato da un CSE. Inoltre, quest’ultimo va oltre la semplice delineazione della gestione lavorativa del cantiere, descrivendo gli aspetti critici e le misure da mettere in atto in caso di rischi. Infine, il PSC riguarda anche i rischi cosiddetti “esterni”, cioè che non riguardano solo l’attività lavorativa dell’azienda.

Adeguamento del PSC

Il Piano di Sicurezza e Coordinamento cantiere necessita anche di un adeguamento, sostanzialmente va tenuto in aggiornamento durante lo svolgimento dei lavori. Adeguare il PSCC è compito del Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, che deve aggiornarlo in base all’evoluzione dei lavori e delle eventuali modifiche.

Non essendoci un vero e proprio quadro normativo relativo a questi adeguamenti, ogni CSE può operare secondo una propria metodologia. Un esempio di fattore scatenante che ha spinto in passato i CSE ad aggiornare il PSC è stato il Coronavirus.

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