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Obbligo DAE: il defibrillatore che salva vite (letteralmente)

Si stima che ogni anno in Italia muoiano circa 60’000 persone a causa della mancanza di interventi tempestivi a seguito di un arresto cardiaco.

Fortunatamente, una legge molto recente regola l’intervento di personale non necessariamente sanitario in casi d’emergenza come questi. Si tratta di una legge sull’obbligo DAE. Ma cos’è un DAE?

Obbligo DAE: Defibrillatore Semiautomatico Esterno

DAE è un acronimo che sta per defibrillatore semiautomatico esterno.
Il defibrillatore è uno strumento utilizzato in ambito ospedaliero per rilevare le alterazioni del ritmo cardiaco di un paziente, e rilasciare scariche elettriche per ripristinare la frequenza regolare.

Un DAE è composto quindi da un’unità centrale che analizza il ritmo cardiaco del paziente e da elettrodi che trasmettono scariche elettriche quando vengono applicate al torace.
Il DAE, nello specifico, è dotato di sensori che riconoscono l’arresto cardiaco dovuto ad aritmie, fibrillazione ventricolare e tachicardia ventricolare.
L’alimentazione di questi tipi di dispositivi è solitamente elettrica a batteria.

Chi deve usare il defibrillatore?

La legislazione in vigore fino al 28 agosto 2021 consentiva l’utilizzo dei defibrillatori anche al personale non sanitario, purché fosse regolarmente istruito tramite un corso BLS-D: basic life support-defibrillation, al termine del quale si riceve l’abilitazione per poter usare il DAE.

Con la legge 4 agosto 2021, n. 116, che ha apportato delle modifiche alla legge 3 aprile 2001, n. 120, nei casi più gravi, ovvero quando è necessaria assistenza perché si è di fronte a un caso di potenziale arresto cardiaco ma non è presente personale sanitario o non sanitario formato, è consentito l’utilizzo del DAE anche a chi non possiede i requisiti sopra indicati. Tuttavia, in casi come questo, è preferibile che il soccorritore sia supportato telefonicamente dal 118.

L’intervento, in episodi come questi, è tutelato dall’articolo 54 del Codice Penale, e in particolare al principio di stato di necessità: “Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo”.

Il fatto che un DAE sia dotato di sensori che riconoscono la tipologia di aritmia ne agevola l’utilizzo per il personale non sanitario.

Il corso BLS-D: basic life support-defibrillation

I corsi per l’uso del defibrillatore semiautomatico esterno hanno l’obiettivo di formare e far esercitare il personale non sanitario all’uso di questo strumento. Si svolgono secondo le linee guida dell’European Resuscitation Council (ERC) e dell’American Heart Association (AHA). Affrontano aspetti sia teorici che pratici, quest’ultimi caratterizzati dall’addestramento su manichino

Corso-BLS-D-basic-life-support-defibrillation

I corsi per l’uso del DAE prevedono nel loro programma:

    • RCP: rianimazione cardio-polmonare di base;

    • defibrillazione precoce: parte teorica;

    • defibrillazione precoce: parte pratica.

Per i partecipanti al 100% delle lezioni che abbiano superato la prova finale di apprendimento, è previsto il rilascio di un attestato di frequenza e l’iscrizione alla lista regionale, con abilitazione all’utilizzo del DAE.

Per chi, a questo punto, volesse ulteriori informazioni a riguardo, oppure volesse svolgere una consulenza sulla sicurezza sul lavoro con noi, può stare tranquillo: siamo a completa disposizione!

Dov’è obbligatorio il DAE?

Abbiamo visto come l’utilizzo dei defibrillatori non debba essere più esclusivamente affidata al personale sanitario. Vediamo ora i nuovi luoghi in cui la sua installazione è diventata obbligatoria.

Dicevamo, il 28 agosto 2021 è entrata in vigore la legge n. 116 del 4 agosto 2021 – la legge defibrillatore obbligatorio – che prevede l’installazione dei defibrillatori anche in altri luoghi diversi dagli ospedali.
I nuovi luoghi in cui vige l’obbligo DAE includono:

  • sedi della pubblica amministrazione aperte al pubblico e con almeno 15 dipendenti (scuole, università, enti e strutture del Servizio Sanitario Nazionale);

  • porti, aeroporti, stazioni e relativi mezzi di trasporto che debbano percorrere tragitti di almeno 2 ore senza soste intermedie;

  • società sportive sia dilettantistiche che professionistiche.

La legge, inoltre, prevede lo stanziamento di 2 milioni di euro l’anno, per 5 anni, per l’installazione dei nuovi defibrillatori, a partire dal 2021.

Comunicazione obbligatoria

Per garantire la localizzazione del defibrillatore, la legge 116/2021 all’art. 6 stabilisce che i soggetti pubblici e privati dotati di un DAE, devono darne comunicazione, entro 60 giorni dalla messa a disposizione, alla centrale operativa del 118 (Servizio Sanitario Emergenza Urgenza) competente per il territorio.

Il soggetto pubblico o privato, in questo caso, deve specificare:

  • numero di DAE a disposizione;

  • caratteristiche;

  • marca e modello;

  • esatta ubicazione;

  • orari di accessibilità al pubblico;

  • data di scadenza delle parti deteriorabili (batterie e piastre adesive);

  • nominativi del personale in possesso dell’abilitazione all’utilizzo del DAE.

Il DAE salva vite

Il nuovo obbligo DAE, come abbiamo visto, può davvero salvare molte vite. Conoscerne tutti i dettagli può quindi essere indispensabile, non solo per chi pensa di formarsi per imparare a usarlo.

In queste righe abbiamo visto cos’è un defibrillatore semiautomatico esterno, chi è autorizzato a utilizzarlo, chi deve fare il corso BLSD, in quali nuovi luoghi sarà reso obbligatorio e cosa va comunicato al 118 una volta installato.

 

Per chi volesse avere ulteriori informazioni riguardo questo fondamentale strumento, ricordiamo che è possibile contattarci.

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